FLUTTUARE TRA GLI OPPOSTI
Novalis, molto prima di Leopardi, aveva definito la realtà come il risultato di una fluttuazione tra estremi opposti: “ Fluttuare tra estremi che è necessario unire e dividere. Da questo punto di vista della fluttuazione scaturisce ogni realtà, in esso è contenuto tutto, oggetto e soggetto”. La dimensione dell’io, con la sua forza immaginativa, determina gli estremi tra i quali avviene questa fluttuazione. “Questa è un’illusione nell’ambito dell’intelletto comune. Al di fuori di esso è qualcosa di assolutamente reale, poiché il fluttuare, la sua origine, è fonte, mater, di tutta la realtà, la realtà stessa”. Sarà Hölderlin poi a nominare i limiti di questa oscillazione arrivando al superamento della ragione filosofica attraverso il pensiero tragico.