ATOPIE
Lo spazio della soglia deve essere distinto dal concetto di confine.
Il territorio della soglia non è esclusivo ma inclusivo.
Comprende anche ciò che lo può mettere in questione. In esso avvengono mescolanze e conflitti, ma anche mutamenti e riti di passaggio.
Handke individuerà in Benjamin il “maestro della soglia” parlandoci della sua continua attenzione per il minimo, il diverso, l’alterità.
Benjamin, infatti, rifletterà su questo tema quasi senza variazione, sino alla sua morte nel 1940.
Per lui al centro di questa esperienza della soglia, che è quella dell’ “ora della conoscibilità”, sta l’immagine proustiana che apre la Recherche. È l’immagine del risveglio, che porta nel sapere “una svolta copernicana”.
Il risveglio è l’attimo sospeso di uno scarto. È un punto di rottura e di passaggio che ci colloca nella regione atopica del “fra-tempo” e del “fra-mondo”, in cui l’io e le cose, il passato ed il presente, si mostrano in inedite configurazioni e dove si può produrre una vera e propria episteme, o meglio una sophia.