AL LIMITE ESTREMO
Il vagabondare di Marlow in Heart of Darkness di Conrad ci porta sulla “soglia”.
Ci conduce nello spazio che è contiguo alla vita e alla morte, alla luce e al buio.
Seduto sull’estrema poppa di una barca, ancorata alle foci del Tamigi, il suo sguardo si rivolge da un lato verso le luci della città e dall’altro si apre nell’oscurità “delle molte vie”.
Sarà una di quelle vie a condurlo poi alle frontiere della notte, ai limiti del buio, all’orrore di Kurtz.
In quella posizione di frontiera egli racconta di quando ha osato il limite estremo, di quando si è fermato ad un passo dalle tenebre.
Marlow sa che dentro l’orizzonte vi è il mistero e che nel vortice di quel buio c’è la luce di una conoscenza a cui dovrà essere fedele.
In Marlow dimora la mescolanza.
Egli è l’uomo che può attingere alla luce rimanendo contiguo ed inseparabile dal buio.