ERRANTI NELL’ERRORE – Verona, Giardino Giusti, 2011

Siamo tutti erranti nei nostri errori, nelle paure, nei timori, nello spaesamento quotidiano. Il percorso per raggiungere la libertà, la conoscenza e la verità consiste in una ricerca senza fine che transita attraverso il tentativo, l’errore e l’erranza senza meta. Nell’errare tutto muta secondo le leggi della divergenza e può essere accostato soltanto attraverso variazioni discordanti. Equivoco, instabilità, vertigine. Tutto si deforma, si trasforma ed entra in conflitto. Solo nella differenza si riconosce il vero significato del nostro agire e della nostra storia. Ma chi è custode di quel reame oscuro che gli uomini cercano così attentamente di evitare? Quel regno che unico può svelare la verità nascosta dei nostri desideri e dell’immaginazione?

Cinquanta persone per cinquanta giorni hanno annotato i loro errori quotidiani su dei piccoli diari. Tutto il materiale raccolto è stato messo in azione durante una performance che si è svolta il 16 settembre 2011 all’interno del Giardino Giusti di Verona. La conclusione di un percorso in cui, per i protagonisti, l’erranza è diventata l’incerta e malsicura traccia nella ricerca di un senso e di un significato per l’esistenza.

ERRANT IN THE ERROR - Verona, Giardino Giusti, 2011

We are all errant in our errors, fears, timidity, and in our daily alienation. The way to freedom and to an awareness of truth lies in an endless search that goes beyond airless trials, error, and errancy. When making an error everything changes according to the laws of divergence and an error can only be approached through discordant variations. Misunderstanding, instability, giddiness. Everything becomes deformed, transformed, and comes into conflict. It is only in difference that we can recognise the real meaning of our actions and history. But who is the custodian of that dark realm which humanity tries so hard to avoid? That realm, the only one that can reveal the hidden truth of our desires and imagination.

Fifty people for fifty days noted down their daily errors in small diaries. All the material gathered together was acted out during a performance that took place on 16th September 2011 in the Giusti gardens in Verona. This was the final step of an itinerary where, for the protagonists, wandering had become the uncertain and insecure outline of their sense and meaning for existence.